Silenzio
Post iper criptico...possibile saltare a piè pari...pin piripette nusa ;)
Quello che mi sta succedendo da una settimana a questa parte. Forse anche prima. Ma ora non posso non ascoltarlo. Vivo in una dimensione surreale. Ogni tanto mi devo dare dei pizzichi o mordere l'interno delle labbra per riprovare una sensazione "umana". Nella mia mente si producono ricordi sedimentati e non ad un ritmo sconvolgente. Mi tornano in mente sensazioni del passato remoto o recente, dall'infanzia all'adolescenza, dai momenti splendidi a quelli che pensavo di avere rimosso. E lo fanno con una forza dirompente che mi impedisce di non ascolarli o di chiedermi perché...E non posso controllare tutto questo. E allora i giorni scorsi andavo a correre. Lungo il Reno. Sull'argine, al tramonto, da sola, con la musica italiana a palla nelle orecchie. E cantavo a squarciagola, per fare uscire tutto. Come quando stai male. E poi come oggi nella foresta. Rumore di vento tra le foglie, verdissime, in controluce. Cascata, acqua, salita, fatica, rumori della natura. More colte e mangiate. Paesaggi dall'alto. Ma troppi ricordi, sensazioni che affiorano. Come se ora, si approfittassero di questo tempo dilatato che ho a disposizione. E pensieri, paura e solitudine che cercano di avere la meglio. Voglia di condividere ma paura di soffrire. Conscia del privilegio che ora ho nell'essere libera, da tutto. O forse no. Non volerci pensare. O forse non poterlo, visto che ci ho messo in mezzo una distanza di quelle oltre la sicurezza. Ma so che di nulla si può essere sicuri. E quindi continuo. Per il mio sentiero. Magari arrivo a una cascata, magari a una rovina di un castello, magari a nulla, ma intanto ho colto e mangiato more sulla via.
L'unica certezza, sono le more che hai colto e mangiato.
E il passato. Ma il passato può essere ricordato in modi diversi, a seconda di come ti senti in un particolare momento.
E lo stacco che stai vivendo è certo un bel "motore di ricerca".
Tutto il resto, il turbinio di pensieri, sensazioni, speranze, bisogni, desideri, paure, credo sia da vivere solo nel momento in cui si trasforma in certezza. Come le more.
Un grande, forte abbraccio.