Polvere

Dentro di me, dritto allo stomaco. Pugno. Musica che ho ascoltato per mesi ininterrottamente sotto la pioggia di un autunno di solitudine-confusione milanese.
Mesi o meglio anni che non la riascoltavo. Ee immediatamente quei gesti, quella voce, quella manciata di ore passate assieme, quei sogni... sono qui. Nel mio stomaco. E' il filo che qualche mese fa si è rintrecciato come un ricamo e che rimane legato dalla nostra data comune. Ma ora rivive il suo spleen. Mi piacerebbe sarepere dove sei. Se anche lì cavalchi ad occhi chiusi come sulle pendici del tuo vulcano.