Penelope
Il titolo del post non c'entra niente (uomo avvisato…) ma mi permette di ricordarmi una cosa che devo cercare di fare nel prossimo mese (e non vi fate strane idee: gli ometti non c'entrano niente!)
Detto ciò sto postando off-line dalla casapassaggio, quella senza telefono, quella dove la mia vita è stata concentrata in una stanza per tre mesi, quella che ho sfruttato all'inverosimile pur passandoci dalle 4 alle 8 ore al giorno al massimo (notti incluse). Dalla prossima settimana dovrei essere nella casacubo, che detto così sembra agghiacciante in realtà è venuta uno splendore. E mi concedo il lusso in questi giorni di entrare nei miei 50 m quadri vuoti, parquettati, imbiancati e con l'odore di casa da vivere ex-novo, lei e probabilmente me stessa. Sono al limite. Al limite della stanchezza, della frenesia, delle giornate che durano più del dovuto, divorate dall'alba al tramonto per farci entrare lavoro, piscina, amici, amanti, vela…insomma tutto, forse troppo ma tanto là è tutto vuoto e tutto che il pieno che ho fuori posso non farcelo entrare, se voglio. Deciderò io, credo. O se anche il vortice dovesse seguirmi là dentro sarà come uno sciame di farfalle colorate che sbattono le ali.
Magari mi sbaglio, ma anche se oggettivamente è impossibile, mi sento ancora padrona del mio tempo (se credono che il fatto che stia lavorando da casa di notte vuol dire che sono schiava del lavoro si sbagliano). Apparentemente sono incastrata in una logica delirante ma dentro mi sento in piena rinascita. IO.
Le canzoni cantate a squarciagola mentre corro sul lago al tramonto, I sorrisi che mi faccio, le coccole di pensieri che mi riservo. Le persone che mi sono vicine in questo momento, gli sguardi di complicità rubati alla seriosità, I messaggi inattesi, le situazioni piacevoli, I piccoli gesti che ti cambiano la giornata.
Forse la stanchezza offusca un po' la grinta degli ultimi mesi. Ma siamo al rush finale. So che l'inverno sarà lungo, molto. Freddo e inattivo. Sarò bloccata con un ginocchio cui dovrò ri-insegnare a rispondere e a sostenermi. E quindi mi godo questo iperattivismo… tanto dicono che nulla dura in eterno. Sicuri????
Detto ciò sto postando off-line dalla casapassaggio, quella senza telefono, quella dove la mia vita è stata concentrata in una stanza per tre mesi, quella che ho sfruttato all'inverosimile pur passandoci dalle 4 alle 8 ore al giorno al massimo (notti incluse). Dalla prossima settimana dovrei essere nella casacubo, che detto così sembra agghiacciante in realtà è venuta uno splendore. E mi concedo il lusso in questi giorni di entrare nei miei 50 m quadri vuoti, parquettati, imbiancati e con l'odore di casa da vivere ex-novo, lei e probabilmente me stessa. Sono al limite. Al limite della stanchezza, della frenesia, delle giornate che durano più del dovuto, divorate dall'alba al tramonto per farci entrare lavoro, piscina, amici, amanti, vela…insomma tutto, forse troppo ma tanto là è tutto vuoto e tutto che il pieno che ho fuori posso non farcelo entrare, se voglio. Deciderò io, credo. O se anche il vortice dovesse seguirmi là dentro sarà come uno sciame di farfalle colorate che sbattono le ali.
Magari mi sbaglio, ma anche se oggettivamente è impossibile, mi sento ancora padrona del mio tempo (se credono che il fatto che stia lavorando da casa di notte vuol dire che sono schiava del lavoro si sbagliano). Apparentemente sono incastrata in una logica delirante ma dentro mi sento in piena rinascita. IO.
Le canzoni cantate a squarciagola mentre corro sul lago al tramonto, I sorrisi che mi faccio, le coccole di pensieri che mi riservo. Le persone che mi sono vicine in questo momento, gli sguardi di complicità rubati alla seriosità, I messaggi inattesi, le situazioni piacevoli, I piccoli gesti che ti cambiano la giornata.
Forse la stanchezza offusca un po' la grinta degli ultimi mesi. Ma siamo al rush finale. So che l'inverno sarà lungo, molto. Freddo e inattivo. Sarò bloccata con un ginocchio cui dovrò ri-insegnare a rispondere e a sostenermi. E quindi mi godo questo iperattivismo… tanto dicono che nulla dura in eterno. Sicuri????
goditedo fino a che dura. io mi sono convinta che la gioia la paghiamo con il dolore e che alla fine il dolore si stempera.... e' che mentre ci sei dentro ogni situazione sembra che non debba mai avere fine.... goditela. sentiti invincibile, che e' sempre una cosa bellissima....