lule's

Da sorseggiare come un cocktail. Smaccatamente rosa, quando il rosa non è il mio colore. Pensieri in ordine sparso come cubetti di ghiaccio da agitare, e non mescolare, nel bicchiere.

Tuesday, October 04, 2005

Responsabilità

Sto riprendendo contatto con tutto il mio passato doloroso. Il passato che ho tentato di seppellire o che, pur di non vedere, ho lasciato lì cacciando la mia testa sotto la sabbia. Lo sto sfidando, con un'aria nuova. Nemmeno so cosa mi aspetto. Reazioni? Silenzio? Scuse per metterci valanghe di pietre sopra?
In questa casa, in attesa che il campanello suoni per far entrare un po' di mobilio, scrivo. Ascolto musica. Lavoro ma soprattutto prendo contatto con il nuovo spazio. Accoccolata in un angolino, con uno scatolone come scrivania e un sacco a pelo arrotolato come sedia scruto gli scorci nuovi davanti a me. E rifletto.Penso che questi due anni siano volati. Ho guardato le foto. Talvolta sembro una bambina e talvolta sembro molto più grande dell'età che ho. Ma questo riflette semplicemente quello che sento dentro. Ed è il bello. Il bello del cambiamento e della stabilità. Il bello di sentirsi in transito o di sentirsi in una pausa ristoratrice (mai sentita "arrivata alla meta" e spero che non succederà mai, poi che faccio???).
Il silenzio intorno lo rompo con musica dallo stereo o dal PC ma per il momento nulla può rompere quella tranquillità che sento dentro. Ed è per questo che ho sfidato il passato. Se mi deve destabilizzare vale la pena farlo ora.

2 Comments:

  • At 2:41 PM, Anonymous Anonymous said…

    Le sfide non ti destabilizzeranno. Ti fanno crescere, ti fanno diventare più forte. Ogni giorno è una nuova sfida. E tutti dovrebbero sentirsi sempre in transito, ad ogni età. E' il modo migliore per apprezzare la vita, perchè l'unica meta, che ci piaccia o no è quella definitiva, che chiude il cerchio, appunto, della vita. La cosa più importante, in tutto questo correre, rincorrere, fermarsi è la serenità d'animo.
    anch'io da un po' di tempo a questa parte mi trovo a rompere il silenzio che mi circonda con la musica di uno stereo. E canto a squarciagola le canzoni che conosco. E mi dico che ho fatto tanti passi, in tutti questi anni, alcuni forse più lunghi delle mie gambe. Ma quando di fronte a te c'è solo il vuoto, rischiare, nel dover saltare dall'altra parte, è in fondo una scelta obbligata.
    Scusami se mi dilungo sempre troppo.
    Ti abbraccio

     
  • At 3:02 PM, Blogger lule said…

    Che strano...in questo periodo incontro persone che vivono o hanno vissuto sensazioni simili. E' bello e incoraggiante. E non trovo tu ti sia dilungata, anzi. Sei sempre la benvenuta.

     

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