Yatagan
"Cosa saresti disposto a fare per me?"
Questa è la domanda che mi hai detto avrei dovuto fare a loro. E invece te l'ho girata subito, quasi per scherzo. E la tua risposta l'ho sentita dentro.Come un pugno. Diretta allo stomaco.
E ora non mi resta che avvolgermi nelle coperte e rimanere fedele a quello che ci siamo detti. Non posso arginare le emozioni e I sentimenti. Quelli no. Ma voglio rispettare la vita che non mi appartiene e che invece è preziosa. Lo sapevi anche tu. Lo sai. Non so chi soffrirà di più. Non è questo il parametro. La cosa bella è che è stato tutto vero. Anche il campanello la mattina e le risate.
E ora non mi resta che avvolgermi nelle coperte e rimanere fedele a quello che ci siamo detti. Non posso arginare le emozioni e I sentimenti. Quelli no. Ma voglio rispettare la vita che non mi appartiene e che invece è preziosa. Lo sapevi anche tu. Lo sai. Non so chi soffrirà di più. Non è questo il parametro. La cosa bella è che è stato tutto vero. Anche il campanello la mattina e le risate.
Cerco di non chiedere mai nulla, per non rischiare.
Così non rischio pugni nello stomaco... ma nemmeno carezze.
La coperta a volte è l'unica cosa che ti scalda, ma non fino al cuore.
La fedeltà alle cose dette è fondamentale ed è vero che i sentimenti non si possono arginare, rinchiudere da qualche parte o fare finta che non ci siano.
La sofferenza appartiene ad entrambi e non ha misure se non la proporzione della felicità che c'è stata e che, sicuramente, ci sarà.
Ti abbraccio