lule's

Da sorseggiare come un cocktail. Smaccatamente rosa, quando il rosa non è il mio colore. Pensieri in ordine sparso come cubetti di ghiaccio da agitare, e non mescolare, nel bicchiere.

Sunday, July 30, 2006

Rischio

Sabato mi sono svegliata. Si si in tempo per andare a giocare a beach volley. Mi ricordavo ancora come si faceva un palleggio, un bager..battute e schiacciate ancora da perfezionare ma tutto sommatto soddifatta di me. Peccato che nel secondo set della prima partita, cadendo, ho sentito il tanto temuto e conosciuto "tac" al ginocchio operato. Fine della mia giornata "attiva" a beach volley. Ci ho messo il ghiaccio, si è gonfiato un po' ma me ne sono stata lì a vedere gli altri giocare, berre birra tedesca, cantare canzoni con la chitarra sul prato e andare "alla festa" , tirare tardi...ok oggi fa male...normale no?

Friday, July 28, 2006

Pas mal

Volo MBS-Detroit: in orario. Imbarco Detroit - Parigi: in orario (e con la mia fida insalata e coppa di frutta in saccoccia). Attesa sulla pista causa meteo molto sfavorevole 1h 30 min. Tempo di connessione teorico tra l'atterraggio a Parigi e il volo pe Strasburgo:1h 30 min. Record personale di corsa con bagaglio a mano dal terminal E al terminal F di Charles de Gaulle: battuto. Con chiamata personale di imbarco mentre io ero ancora al controllo sicurezza mi sono presentata al gate a porte dell'aereo chiuse. Ma le hanno riaperte :). E così sono arrivata (io, il bagaglio me lo stanno consegnando ora) a casa nel pomeriggio con la piacevolissima temperatura di 26°C (ha piovuto, dicono, ieri sera) e 5 ore di sonno alle spalle (record personale di nanna in posto corridoio con aria condizionata a palla ma attrezzata tipo eschimese con copertina offerta da north west, felpone con cappuccio, mascherina- ma niente tappi...un bijoux) e la soddisfazione di mangiare l'insalata scampando il "chicken or pasta" che puntualmente hanno riproposto. Per il prossimo volo (il rientro dagli usa tra 5 settimane) mi organizzo anche per la colazione ;).
E domattina ci si sveglia per andare a giocare a beach volley in Germania....vediamo quanto reggo!

Thursday, July 27, 2006

Lunapop

Il titolo non c'entra niente se non che sto programmando l'MP3 per dopo e sono mesi se non hanni che non ascolto i Lunapop e quindi me li sono scaricati. Qualcosa è successo oggi. Una cosa apparentemente insignificante e materiale ma che forse si porta via tanti ricordi o meglio mi evita di ricordarmeli involontariamente. si lo so lo so non si capisce niente quando scrivo così ma è il mio blog no?

Wednesday, July 26, 2006

Ci siamo quasi

Qui abbiamo quasi finito. Si aspettano le ultime risposte per poter concludere tutto ma giovedì alle the 12 game is over. E giovedì sera si va in aereoporto, si vola fino a Detroit, si cazzeggia un'oretta alla ricerca di frutta e acqua (e forse un'insalata per la cena che ormai il "chicken or pasta" non lo voglio più sentire), si guarda qualche film tentando di rincorrere il sonno, si sonnecchia qualche ora, si mangia una colazione dolce e salata (è come se ti svegliassero alle 2 di notte, logico che hai lo sbrano, no?), si assapora l'aria di Charles de Gaulle (se il volo è in orario), si corre per Charles de Gaulle (se il volo è in ritardo), si dorme bellamente nell'ora di volo tra Parigi e Strasburgo, si piglia il taxi e se tutto va come deve andare all'alba del pomeriggio di venerdì sono nel mio appartamento alsaziano :) . Dicesi voglia di tornare????

Monday, July 24, 2006

Era glaciale


Shore Inn
Originally uploaded by lules.

Mi ci voleva proprio! Un we rigenerante trascorso al lagomare con tanto di bagni nell'acqua frizzante e dormite sulla sabbia. Mi sono anche fermata a dormire in un posto carino con spiaggetta privata e sdraio posizionate sulla spiaggia per godersi il tramonto che lassù va avanti per ore, passando dai toni pastello al rosso acceso del cielo verso la fine.
Poi tanti sogni in questi giorni. Forse colpa o merito del libro sto cercando di ricordarmeli e annotarli ma mi portano in isole glaciali dove tutto è congelato, ci si può arrivare solo via aerea e si gira in carrozza. Io un'idea ce l'avrei del significato ma non è proprio la spiegazione che avrei voluto darmi. Arriverà la primavera (non dico l'estate…iniziamo a sciogliere I ghiacci, no?)

Saturday, July 22, 2006

E via


Non serve
Originally uploaded by lules.
Tre settimane volano. Ne ho fatte due ma so che anche la prossima mi darà la stessa impressione di tempo come sabbia che ti sfugge dalle mani. Intanto questo è il lago/mare, dove vado in vela da queste parti e domani provo anche ad andare in un posto (sempre sul lago) con le scogliere. Intanto sto leggendo questo e cerco di annotare sprazzi di sogni come prima cosa la mattina appena apro gli occhi.

Tuesday, July 18, 2006

Tornado

Tutto ciò ha un non so che di surreale. Sono seduta sulla moquette davanti alla porta finestra del mio terrazzo americano. Non c'e' energia, dentro. Ci sono scariche elettriche, fuori. Sento solo il rumore della pioggia e il cielo che ha ancora una fioca luce si illumina di lampi e fulmini nitidissimi. piove e il silenzio obbligato stride con quelli che di solito sono I rumori di questa casa americana: l'aria condizionata in primis, il frigo, la televisione, il lettore dvd, il modem, la cucina elettrica, il microonde. Ho cercato con un accendino delle candele nascoste ma sembra che una tale evenienza non sia prevista da queste parti. Così me ne sto qui. accucciata, tranquilla, dopo che per la prima volta in vita mia ho assistito a un tornado, uno vero, uno di quelli che spezzano gli alberi e fanno volare I cartelli stradali sulle macchine. Io ero al sicuro, credo, in un posto come al solito senza finestre ma dalla cui porta di ingresso abbiamo potuto seguire la scena. E ora mi chiedo quanto durerà questo black out, ma senza darci troppo peso. Il tornado l'ho vissuto anche dentro. Violento, devastante, rabbioso. Ma sono ancora qui. Ferita ma forse anche rinforzata. E so che la pioggia che batte sul vetro davanti a me prima o poi finirà. Mi ha bagnato quando sono uscita dalla piscina. Mi ha bagnato mentre percorrevo il vialetto. Ma mi ha anche lavato, dato quella splendida sensazione che è sentire le cose sulla pelle, e che ti fa sentire viva. E anche il dolore che provo mi fa lo stesso effetto.

Sunday, July 16, 2006

Io

Ci sono cose che non puoi spiegare a parole. E' inutile. Il tentativo di trasformare i pensieri e le emozioni che provi dentro in qualcosa da rendere all'esterno non rende, almeno per certe cose. Crea solo tanta confusione. E' come il turbine che si crea fuori dal tornado. Un gran polverone. Ma dentro, nel cuore del tornato c'è calma, e chiarezza. E non so se troverò la forza di cercare di dimostrarla quella calma anche se questo vuol dire lasciare così delle cose non vere. Io so che c'è.

Saturday, July 15, 2006

Cambio di programma

...mi sono svegliata troppo tardi e fa veramente troppo caldo per farsi due ore e mezza di macchina ad andare e due ore e mezza di macchina a tornare dal lago. Anche se sono già costumata mi sa che mi cambio e me ne vado a fare un po' di shopping...non siamo in stagione di saldi?? Un outlet è come andare per saldi, no????

Traverse City

No, non è la città dei travestiti (ok battuta cretina ma il venerdì sera sono cotta) ma il luogo dove provo andare domani. dicono ci siano spiagge, scogliere, mare (ops lago) blu e visto che fa caldo per l'occasione mi sono anche comprata un bikini americano (un giorno vi svelo la differenza con quello italiano!)

Tuesday, July 11, 2006

VMG

Velocity Made Good...mai capito tanto il concetto (oscuro ancora a molti velisti???) come stasera dopo che mi sono persa per 2 ore nel supermercato americano a cercare di recuperare cibo per le prossime 3 settimane che mi faccia sentire meno la mancanza dell'europa e mi sono resa conto che erano le 11 di notte. Così tra Jefferson Road (più corta ma con dei limiti di velocità ai limiti dell'imbarazzante) e Swede Avenue (più lunga ma con punte di ben 40 mph) non ho avuto dubbi...pronta alla prossima regata, direi ;)

Monday, July 10, 2006

Punti di vista

Secondo voi il capitano che ieri sul volo Parigi -Detroit ci ha tenuti informati sui risulati della finale (punteggio alla fine dei regolamentari, dei supplementari e ovviamente dei rigori) era solamente cortese o un po' stronzo verso i francesi su quel volo????

Friday, July 07, 2006

Au revoir

...domenica si rivola al di là. E via di nuovo con 6 ore di fuso, 14 ore di viaggio (considerando anche i voli interni) , un nuovo appartamento da vivere, spero qualche uscita in barca , qualche corsa, tante nuotate, dei buoni libri da leggere (dovrei anche studiare per un esame, io il libro lo porto, poi vediamo), una cucina e un supermercato aperto 24h su 24 per tentare finalmente di mangiare cose decenti anchè laggiù. Poi quando torno vado a farmi un we di stage de poterie (ceramica) e magari poi alla wish list ci aggiungiamo pure questo. Stasera piscina e poi cinema! Au revoir

Thursday, July 06, 2006

Tacchi alti e gonna corta.

No no , non l'ho ancora trovato, o lui non ha ancora trovato me (poverino, lo capisco, sempre in giro sono...). Però me ne vado qui, stasera!

Sillogismo

Se come dicevo un po' di tempo fa le persone ansiose si svegliano prima della sveglia, io in questa settimana devo essere la persona più tranquilla del mondo. E' da lunedì che proprio non la sento. Non mi accorgo nemmeno di spegnerla e poi, magicamente, il mio orologio biologico alle 8.12 spaccate mi fa aprire gli occhi. E se lunedì potevo pensare ai postumi del we, arrivati a giovedì non ci sono proprio scuse. Devo però ammettere che è un risveglio molto rilassante e ormai non mi preoccupo nemmeno più di correre in ufficio. Comunque riesco ad arrivare ancora ad un orario decente (9.15). Però sarei curiosa di sapere cosa sta pensando il mio corpo....speriamo solo che Domenica, la sveglia, la sento...perdere il volo non sarebbe carino!
ps: e mi sono pure addormentata di sasso con tutto il casino che facevano ieri sera i locali!

Wednesday, July 05, 2006

Prima e ultima

Non so perchè ma non riesco più a scaricare le foto e a postarle (nemmeno su flickr, sigh…). In ogni caso ieri sera eravamo (2) a vedere la partita nella bocca del leone…in Germania, Achern, unici italiani in mezzo a duemila bandiere tedesche. E avevamo già il programma di fuga in atto se l'Italia avesse segnato prima. Tipo "se stiamo vincendo ...all'85imo ce la filiamo…" . E invece siamo rimasti lì, fino alla fine, increduli a urlare come pazzi mentre intorno erano tutti paralizzati. E poi al secondo gol non ci volevamo credere. All'uscita abbiamo tentato di mantenere un contegno ma il sorriso dalla faccia, proprio, non riuscivamo a schiodarlo! Domenica,però, non si vede la finale…mi godo il distacco dai mondiali su un bel volo Parigi-Detroit.

Monday, July 03, 2006

Bello,

bello, bello. Un we a Parigi vissuto a ritmi inversi. Eravamo lì per ballare tango tutte le notti e così è stato. Quattro fanciulle che iniziano a prepararsi verso le 22.00. Letti di camere d'albergo che sono un tripudio di abitini scollati, gonnelline fruscianti, corpettini ma soprattutto di scarpette da ballo. Creme, trucchi, profumi, orecchini, ultimo consiglio e via, caffè nella hall (dove la prima sera ci hanno guardate un po' equivoci) prima di attraversare il Parco della Villette seguendo la musica, il nostro flauto magico.E poi arrivare lì. Entrare e vedere la sala gremita di coppie già in pista. Prendere posto. Cambiare le scarpe e mettersi quelle magiche. Da lì in avanti diventi preda e cacciatrice allo stesso tempo...ma tutto per un ballo. E poi quella pista. Il tremore al primo giro quando ancora non riesci a lasciarti andare. E poi un soffio fino alle 5 del mattino. Cercare un taxi. Finire a Pigalle a mangiare un kebab mentre le boulangerie iniziano a sfornare croissants. E' mattina, c'è luce ma arrivi in albergo, tiri le tende e ti addormenti in uno di quei sonni profondi e ristoratori. Sveglia all'una. Nuovo caffè. Parigi ci aspetta. E ci possiamo permettere di andare a zonzo. Non c'è bisogno di fare le turiste. Pranzo nelle Marais, in quella piazzetta dove quando vivevi lì ti piaceva andare a raccogliere le idee. Strano ma se Parigi la conosci un po', conosci anche tanti angolini fuori dal casino dei turisti. E poi via in un bagno di folla (ma solo perchè lo vuoi) verso l'ile St. Louis, Notre Dame, Odeon, St, Michel, e la punta dell'ile della Cité. Arrivi in albergo che sono già le 9. Non c'è molto tempo. Un po' di relax e poi di nuovo pronte a farsi belle. C'è anche un compleanno tra poche ore cui brindare. E lo facciamo nella sala da ballo, con le coppe di champagne e la voglia di ballare tutta notte. E la notte passa in un soffio. L'alba è nuovamente splendida e questa volta facciamo una colazione in albergo. Sole a chiacchierare e mangaire pains au chocolat come se si prendesse un té con le amiche una domenica pomeriggio di inverno. E poi dopo il sonno in giro per negozi. Prima ci concediamo il lusso di una colazione più seria alla Durée sugli champs Elisee...un po' da sciurette ma non ci sentiamo tali e con tutte le foto, risate, smorfie che facciamo non c'è problema... e poi sotto il sole estivo e dopo un po' di giri ci concediamo un centrifugato in un altro di quei posti fuori dal mondo. Da lì via verso l'hotel e l'aeroporto per un distacco lento e graduale. Un decollo alle 9.30 ancora con il sole rosso che non sembra voler tramontare come per ribadire che quel week end non finisce mai. E anche a Strasburgo, mentre guidi verso casa con musica di tango a tutto volume, all'orizzonte vedi ancora una striscia chiara di luce. E se poi l'indomani non senti la sveglia e arrivi un filo più tardi in ufficio, beh, il sorriso che hai stampato sulla faccia spiega tutto.

Capeseo

...così si chiama il gioco di sguardi che sta alla base dell'invito (rigorosamente) dell'uomo alla donna nel tango. Donne solitamente sedute al bordo pista. Uomini che passano camminando come niente fosse e si guardano intorno, ti guardano, superiori. Uno sguardo e vanno avanti. Sanno che in quel momento hanno loro il coltello dalla parte del manico. Ma solo in quel momento. Tu ricambi lo sguardo. Insistente. Sprezzante di doverlo sostenere per lunghi interminabili secondi. Sei lì col tuo vestitino, le tue scarpe col tacco, il trucco, il profumo. Poi arrivano e ti invitano. Magari dopo. Magari dopo che sono già volati tanti tanghi. Ma lì il coltello cambia di mano. Loro guidano è vero. Tu chiudi gli occhi e ti lasci andare perchè se li apri rischi di perderti in quella pista rotonda con il pavimento in legno e le luci basse. E' come quando si faceva il girotondo veloce da bambine. Se guardi fuori il paesaggio che ruota veloce rischi di cadere. Ma su 8 cm di tacco non te lo puoi permettere, no. Non sei più una bambina. Sei una donna.Non ti puoi permettere di perdere nemmeno una nota di quel Piazzolla. E allora lui ti guida. E' un lui generico. E' la cornice dentro la quale tu proietti il sogno di colui con cui vorresti ballarlo quel tango. E anche quello dopo. I visi accostati. Legati dall'abbraccio e da te completamente appoggiata lui. E ti fa volteggiare. Si ferma, ti lascia fare le figure che vuoi. Ma poi ti riprende e si ricomincia a girare, ma lo fa per te. Perchè tu lì diventi colei da fare stare bene. E vai avanti tutta la notte. Poi il tango finisce. I ballerini si slacciano dall'abbraccio e si allontanano. Con di nuovo le scarpe basse ai piedi ridi mentre cammini in giro per Parigi rischiarata da luci di un'alba splendida. Pochi minuti ed è mattina. E tu non fai altro che andare a dormire , qualche ora, con la musica dei bandeon ancora nelle orecchie....